Esperienze su come migliorare la qualità dell'aria nelle scuole italiane

La qualità dell’aria negli ambienti scolastici è un tema di crescente rilevanza per la salute e il benessere di studenti e docenti

Sono coinvolti nel progetto edifici scolastici montani in climi rigidi (Provincia di Bolzano e Regione Abruzzo), edifici di pianura, edifici scolastici sul mare (Regione Marche, Abruzzo e Puglia), edifici appartenenti alle realtà metropolitane (Roma, Bari) e edifici in contesti rurali.
L'elaborazione di uno schema tipo di bando di gara per progettazione, fornitura, posa e manutenzione delle soluzioni per il ricambio dell'aria permetterà di replicare in tutte le scuole d'Italia le migliori soluzioni per garantire la salute e l'efficienza energetica di studenti, insegnanti e personale scolastico.
Attraverso una dettagliata valutazione delle analogie e delle differenze tra gli edifici scolastici e altre destinazioni d'uso (edifici residenziali e per uffici) i risultati del progetto saranno trasferiti e adattati. Il trasferimento delle conoscenze alle altre destinazioni d'uso prevede anche la valutazione dei costi, della
IAQ e delle ricadute sulla salute degli occupanti.
La promozione, lo sviluppo e il supporto alle politiche e alle normative europee e nazionali sull'efficientamento energetico nell'edilizia, in relazione ai rischi sanitari associati alla qualità dell'aria indoor e alla salute umana, garantisce proprio la più ampia estendibilità ai risultati del progetto coerentemente con gli obiettivi del programma.

A circa due anni e mezzo dall'inizio del progetto sono state raccolte le espereienze delle Unità Operative coinvolte che vengono di seguito descritte.

INTERVISTA AL MINISTERO DELL'AMBIENTE

INTERVISTA AL DOTT. LUCA VERDI, COORDINATORE DEL PROGETTO

INTERVISTA AL PROF. UMBERTO MOSCATO, REFERENTE SCIENTIFICO DEL PROGETTO

LA POSITIVA ESPERIENZA NELLA REGIONE MARCHE

Le Marche sono state una regione pilota del progetto necessARIA. Afferma l’assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Regione Marche Francesco Baldelli: “Le Marche si confermano all’avanguardia, sia in Italia che in Europa, per l'innovazione tecnologica al servizio della salute e del benessere. Durante la pandemia di COVID-19, mentre molti puntavano esclusivamente su misure restrittive, noi abbiamo creduto fermamente nella ricerca e nella tecnologia, mobilitando i nostri ingegneri per studiare soluzioni capaci di ridurre la trasmissione delle malattie aeree. È in questo contesto che è nata l'idea di utilizzare la ventilazione meccanica controllata.
“Oggi – conclude Baldelli – la Regione Marche vuole estendere questo sistema innovativo non solo agli istituti scolastici, ma a tutti gli edifici pubblici. L'obiettivo è offrire alle nostre comunità ambienti più sicuri, sani e socialmente vivibili, dai municipi agli ospedali, garantendo un livello di tutela della salute mai raggiunto prima.
Investiamo nel 'Fattore Q' il fattore qualità, non solo nelle scuole ma anche negli ospedali con l'Architettura del Benessere”.

I PRIMI RISULTATI SCIENTIFICI SULL’IMPATTO DELLA VMC (VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA) IN TERMINI DI SALUBRITÀ E SICUREZZA NELLE SCUOLE

Le analisi e i monitoraggi svolti, frutto di una ricerca dell’Università Politecnica delle Marche fatta nelle scuole della regione (pioniera in questo ambito), denotano che il ruolo della ventilazione meccanica controllata è cruciale per ottenere una buona qualità dell’aria interna.
La Regione Marche è stata coinvolta nel progetto necessARIA mettendo a disposizione i dati provenienti dall'investimento di 10 milioni di euro per dotare 2.500 aule di impianti di questo tipo, con l’obiettivo di migliorare la salubrità degli ambienti scolastici frequentati da oltre 34mila ragazzi attraverso il ricambio d’aria, a seguito delle problematiche emerse nel periodo pandemico.
Il Professor Costanzo Di Perna dell’Università Politecnica delle Marche ha confermato: “Da questi risultati è possibile affermare che il ruolo della ventilazione meccanica è fondamentale e che la ventilazione naturale da sola non è sufficiente”.
I benefici non si limitano alla salute: come evidenziato da Marco Giuliani, docente di Economia Aziendale presso l'Università Politecnica delle Marche, la riduzione della diffusione delle patologie può generare una riduzione dei costi per il Servizio Sanitario Nazionale e per il sistema produttivo, con effetti positivi per l'intera economia regionale: “L’analisi preliminare si basa sui dati demografici e sociali raccolti con riferimento a 34 scuole della Regione Marche con il supporto delle scuole stesse e sui dati tecnici relativi a 194 scuole. Pertanto – ha concluso il professor Giuliani – i benefici economici complessivi ottenuti nell’arco della vita utile dell’investimento devono risultare superiori ai costi sostenuti per l’acquisto, l’installazione, il funzionamento e la manutenzione degli impianti”.

DALL'ESPERIENZA DELLA REGIONE MARCHE AL BANDO DI INSTALLAZIONE DELLE 35 VMC FINANZIATE DAL PROGETTO necessARIA

L'esperienza maturata esplorando, analizzando e monitorando le VMC installate nella Regione Marche è stata valorizzata nel progetto necessARIA per produrre un modello di bando, con requisiti specifici per le installazioni. Sono state collegate 35 aule scolstiche a servizio di impianti di ricambio dell'aria al fine di migliorare la salute e la produttività degli occupanti. Le installazioni sono state realizzate al nord, centro e sud: in Provincia di Bolzano (12 aule), in Abruzzo (5 aule) e in Puglia (18 aule). Attualmente le scuole coinvolte sono oggetto di monitoraggio, indagini (strumentali e soggettive) applicando la procedura di misura condivisa ad inizio progetto e descritta nel seguente documento.