Le tecnologie per il ricambio dell’aria

La VMC: Ventilazione Meccanica Controllata

La ventilazione meccanica controllata è stata così definita per connotare tecnologie impiantistiche che permettono di dosare minuziosamente le portate di rinnovo dell’aria esattamente secondo le esigenze determinate in fase di progetto.

La filosofia di funzionamento degli impianti di ventilazione meccanica consiste nell’immissione di aria di rinnovo in ambienti in cui l’uomo svolge prevalentemente attività come soggiornare o dormire e gli inquinanti prodotti sono sostanzialmente anidride carbonica (CO2) e vapore acqueo, e nell’estrazione dai locali in cui le attività svolte comportano una più abbondante produzione di vapore acqueo, anidride carbonica, odori o altri inquinanti, cioè cucine e bagni.

Le diverse tecniche di ventilazione meccanica si possono classificare per:

  • modalità di installazione;
  • efficienza del recuperatore di calore, se presente;
  • consumi elettrici dei ventilatori;
  • possibilità di variazione della portata.

VMC centralizzata per le scuole

La VMC centralizzata può prevedere due diverse configurazioni, scelte in fase progettuale. La prima prevede il posizionamento di una unica centrale di ventilazione “collettiva” a servizio della ventilazione di tutte le diverse aule e ambienti.

La seconda, detta “semicentralizzata” prevede il posizionamento in un vano comune di due ventilatori – quello di mandata e quello di ripresa – a servizio di tutto l’edificio scolastico, mentre ogni classe o piano è dotato del proprio recuperatore di calore.

VMC centralizzata per singoli piani o zone della scuola

Questa tipologia prevede l’installazione di una unità di ventilazione per ciascuna zona (gruppo di aule o piano). Come per la VMC centralizzata può essere a singolo flusso o a doppio flusso con recupero di calore.

VMC decentralizzata (o decentrata)

Tali sistemi sono definiti “Single Room Heat Recovery” secondo la norma UNI EN 13142 . Tali prodotti possono essere installati in ogni aula, mentre negli ambienti “umidi” (servizi igienici) si possono impiegare estrattori con funzionamento continuo o discontinuo.

Le unità a doppio flusso con recupero di calore sono provviste di due ventilatori (uno per il flusso di aria in estrazione ed uno per il flusso d’aria in immissione) e di uno scambiatore di calore a doppio flusso per il passaggio (e quindi il recupero) di energia termica tra un flusso e l’altro, senza che i due flussi si mescolino.

Dal punto di vista dei componenti e della funzionalità sono molto simili alle unità a doppio flusso centralizzate, con la differenza che queste non prevedono una rete canalizzata di distribuzione e, per questo motivo, sono adatte alla ventilazione di singoli ambienti, sia in ambito residenziale che terziario-commerciale.

Le unità a doppio flusso con recuperatore di calore integrato possono essere indipendenti (si installano mediante carotaggio nella parete oppure a soffitto) oppure integrate negli infissi.

Privacy link