La qualità dell’aria nelle scuole

Gli inquinanti: cosa sono, quali sono le fonti e come misurare la qualità dell’aria nelle scuole

La qualità dell’aria è una componente della qualità degli ambienti interni, insieme al comfort termico, il comfort illuminotecnico e il comfort acustico. La qualità dell’aria interna è definita accettabile quando “non sono presenti contaminanti in concentrazione superiore ai limiti consentiti e quando una larga maggioranza delle persone esposte non esprime insoddisfazione”.

Gli inquinanti presenti all’interno di un’aula didattica possono avere due origini:

Interna:

  • Emessi dai materiali che costituiscono la struttura e l’arredo dell’aula
  • Emessi dall’attività metabolica dalle presone che soggiornano all’interno dell’aula
  • Emessi dalle attività svolte dalle persone all’interno dell’aula
  • Emessi dai sistemi impiantistici presenti se non correttamente manutenuti.

Esterna:

  • Traffico veicolare
  • Emissioni gassose di impianti civili e industriali
  • Emissioni diffuse provenienti da cantieri e depositi di materiale a cielo aperto
  • Emissioni gassose naturali provenienti dal sottosuolo (ad es. radon)

L’effetto dell’inquinamento di un ambiente peggiora quando parallelamente sono presenti problemi di:

  • ricambio d’aria insufficiente
  • difetti tecnici di sistemi tecnologici, strutture e elementi interni (rivestimenti)
  • surriscaldamento (le elevate temperature possono favorire l’emissione di alcuni materiali).

I principali inquinanti e indicatori sono descritti nella tabella, di seguito è riportata una breve descrizione.

Parametro di misura

Che cos’è

Quali sono le fonti

Anidride carbonica
CO2

La CO2 è un gas incolore e inodore, prodotto di scarto della respirazione cellulare: è prodotta dall’uomo con la respirazione. È inoltre prodotta dai processi di combustione. È il principale indicatore della qualità dell’aria. Sebbene se a concentrazioni ridotte non sia un inquinante la CO2 viene misurata perché permette di quantificare facilmente la concentrazione degli inquinanti indoor.

La principale fonte di emissione all’interno dei locali scolastici di CO2 sono le persone.

Composti organici volatili
VOC e TVOC

La classe dei composti organici volatili - COV o VOC comprende svariati composti con comportamenti fisici e chimici differenti, ma sono accomunati dal fatto che presentano un'elevata volatilità. Tali composti sono caratterizzati dalla presenza di carbonio legato organicamente. Sono inquinanti gassosi che possono provenire dall’esterno o da fonti interne.

Le fonti interne di un ambiente indoor sono:

  • i materiali costituenti l'involucro edilizio e gli arredi
  • le presone presenti
  • le attività svolte

Le fonti esterne sono:

  • traffico motorizzato
  • emissioni di flussi convogliati civili e industriali

Formaldeide

Composto organico volatile (VOC) tra i più diffusi e noti, gas incolore con un odore acre ed irritante. Secondo lo IARC é un prodotto cancerogeno di classe A1, é questo il principale motivo di ricerca e dell'esistenza di un limite di legge. Usata nell'industria chimica, nella fabbricazione di oggetti di design d'interni e nei prodotti per la pulizia. Molti prodotti della costruzione contengono formaldeide, in particolare viene utilizzato per la produzione di resine, utilizzate a loro volta per la produzione di truciolato e materiali a base di legno, colle, prodotti isolanti, ecc. La formaldeide viene rilasciata anche a distanza di molti anni dai collanti in cui è presente.

Oltre a essere un prodotto della combustione (fumo di tabacco e altre fonti di combustione), è anche emesso da resine urea-formaldeide usate per l'isolamento e da resine usate per truciolato e compensato di legno, per tappezzerie, moquette, tendaggi e altri tessili sottoposti a trattamenti antipiega e per altro materiale da arredamento e schiume melamminiche.

Radon

Gas nobile di origine naturale incolore e radioattivo, prodotto di disintegrazione dell’uranio. Presente nella crosta terrestre, il Radon penetra negli edifici attraverso crepe, fessure o punti aperti delle fondamenta.

La fonte principale del Radon nelle abitazioni sono le rocce sottostanti l’edificio e il terreno fino alla superficie, dai quali il gas radon viene propagato. Fonte secondaria possono essere i materiali da costruzione.

Polveri (PMx)

Per ‘polveri’ si intendono tutte le particelle solide che rimangono sospese in aria per un tempo sufficiente a interessare le vie respiratorie. La sigla PM “Particulate Matter” viene tradotta con “materiale particellare sospeso”, il numero accanto indica la grandezza del diametro della particella che può variare fino a 10 micron o micrometri (1 micron = 1 milionesimo del metro). Il PM10 è chiamato anche frazione toracica in quanto, passando per il naso, è in grado di raggiungere la gola e la trachea (localizzate nel primo tratto dell’apparato respiratorio). Le particelle più piccole (con diametro inferiore a 2,5 micron) chiamate PM2,5 o frazione respirabile, possono invece arrivare ancora più in profondità nei polmoni.

Indoor: combustione (camini e stufe per il riscaldamento e per la preparazione di cibi), desquamazione della pelle, rilascio da parte di materiali da costruzione ed elementi di arredo, sollevamento di polveri legata a diverse attività, cattivo stato di manutenzione dei sistemi di condizionamento.

Outdoor: gas di scarico prodotti da mezzi di trasporto con motori a benzina e diesel (auto, bus, camion, motorini, ecc.), sollevamento di polveri dalle superfici stradali, combustioni derivate dagli impianti di riscaldamento e dai camini per uso di biomasse e gasolio

Componenti biologiche

Particelle organiche aerodisperse di dimensione dell’ordine dei micrometri, spesso legate ad altre particelle di dimensioni maggiori, costituite da acari della polvere, materiali biologici, batteri (es. legionelle), virus, funghi (muffe e lieviti), pollini

I microrganismi sono onnipresenti e in grado di vivere e riprodursi utilizzando una moltitudine di substrati. Negli ambienti indoor come quello scolastico, l’apporto microbico dipende soprattutto dall’introduzione e dalla movimentazione di persone e oggetti; inoltre, le caratteristiche di qualità dell’aria indoor, possono essere influenzate dai movimenti di circolazione dell’aria, anche proveniente dall’esterno e, in misura minore dalla peculiarità dei materiali propri dell’ambiente stesso (arredamenti, pitture e rivestimenti delle pareti, ecc.) che, nel corso del tempo, possono rilasciare sostanze o particelle nell’ambiente.

Amianto

L’amianto, detto anche asbesto è un termine generico, commerciale, che raggruppa un insieme di minerali appartenenti alla serie degli anfiboli e dei serpentini, chimicamente costituiti da silicati idrati di calcio e magnesio.

Grazie alle sue proprietà, l’amianto è stato ampiamente utilizzato nell’industria dal 1930, sia in forma pura che miscelato ad altri materiali, ad esempio in associazione al cemento per formare il cemento-amianto (per la produzione di tegole, lastre piane e corrugate, condutture tubi, ecc.) o ad altre sostanze chimiche, per produrre isolanti termici o acustici.

La sola presenza dell’amianto, non rappresenta sempre un rischio; lo può diventare se il materiale che lo contiene è degradato o danneggiato in modo tale da disperdere le sue fibre nell’ambiente circostante, ad esempio per effetto di sollecitazioni meccaniche, per stress termici, per dilavamento di acqua o anche per soli atti di vandalismo.

Le principali fonti all’interno degli edifici scolastici sono:

  • Pavimenti in vinilamianto
  • Isolante dietro ai radiatori
  • intonaci
  • guarnizioni caldaie
  • pitture.
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